Pubblicazione riservata agli iscritti A.N.P.I. della provincia di Vicenza
A cura di Michele Zanna con un contributo di Mario Faggionato per il percorso sulla Costituzione
Grafica e impaginazione di Giorgio Fin
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, recita l’articolo 1 della nostra Costituzione: noi dell’Anpi a quel principio ci atteniamo e continueremo ad ispirarci. In questo nuovo numero di “Resistenza oggi” abbiamo voluto in qualche modo sondare il terreno su alcune problematiche relative al mondo del lavoro. Ne siamo emersi con qualche punto interrogativo. Da qui il titolo: “L’Italia è una Repubblica “fondata” sul lavoro?”. Ma come da tradizione nei nostri precedenti dieci numeri, non essendo tuttologi e nemmeno “blablatori” nel campo dell’informazione e della formazione, dove pur abbiamo la speranza di collocarci, abbiamo scelto alcuni percorsi specifici; ecco allora il sotto- titolo: “7 percorsi sulle “nuove” forme del lavoro”.
Ci occupiamo delle inchieste realizzate nei vari settori lavorativi grazie alla migliore saggistica: “Inchieste sul campo e saggistica di qualità”; come in tutti i nostri approfondimenti abbiamo interrogato i vari articoli della Costituzione: “Il lavoro nella Costituzione: non solo l’art.1”; segnaliamo particolari studi sul tema della natura del capitalismo odierno e delle sue varie forme: “Il cuore pulsante del capitalismo irresponsabile”; analizziamo in modo abba- stanza approfondito come la cultura, nello specifico la letteratura e il cinema, hanno voluto rileggere questo argomento: “Un cinema sul lavoro, un cinema del lavoro” e in un capitolo successivo “Letteratura working class e letteratura sul lavoro”.
Infine un focus sul dibattito politico di questi ultimi mesi sulla stampa e nel web: “Le nuove forme del lavoro in 10 articoli e 10 siti”.
Ma il nostro punto di partenza riguarda le morti sul lavoro: “Morire di lavoro: Lorenzo, Mustapha e gli altri”. Una sorta di ecatombe quasi giornaliera e soprattutto silenziosa: un problema che quasi non fa più notizia; al più un breve trafiletto solo sui quotidiani più attenti.
In realtà fra le pieghe del normale o dell’ordinario si continua a morire di lavoro, soprattutto se si è lavoratori manuali nell’industria, nelle costruzioni, in agricoltura. Eppure nel nostro paese il sistema di tutele per i lavoratori ha raggiunto un livello ampio sul pia- no formale, ma evidentemente molto problematico nella sua efficacia pratica.
Questo numero di “Resistenza oggi” quindi, nasce da due forti motivazioni.
- Da un lato la rabbia, la volontà di ricordare, il desiderio di denunciare i meccanismi di un sistema che alla vita delle persone privilegia il profitto, la produzione, il risparmio, lo sfruttamento.
- Dall’altro l’impegno, finalizzato ad adeguate iniziative culturali, che avevamo preso nel nostro Congresso provinciale del novembre 2021; una delle mozioni votate all’unanimità portava un titolo significativo: “Le morti sul lavoro non sono mai incidenti”.
INDICE DEI PERCORSI
tutti i percorsi possono essere letti anche autonomamente l’uno dall’altro
- Morire di lavoro: Lorenzo, Mustapha e gli altri (pag 20)
- Inchieste sul campo e saggistica di qualita’ (pag 31)
- Il lavoro nella Costituzione: non solo l’art.1 (pag 41)
- Il cuore pulsante del capitalismo irresponsabile (pag 46)
- Un cinema sul lavoro – un cinema del lavoro (pag 62)
- Letteratura working class e letteratura sul lavoro (pag 75)
- Le “nuove”forme del lavoro in 10 articoli e 10 siti (pag 92)
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