Il pellegrinaggio di fine agosto a Mauthausen è diventato un appuntamento consolidato che coinvolge studenti e cittadini della zona di Thiene. La comitiva che ha visitato i lager di Mauthausen e Gusen era composta da 62 persone di cui ben 27 giovani, e tra questi 15 scelti dalle scuole superiori e CFP di Thiene e Breganze.
Il programma, come al solito, è stato incalzante e in tre giorni di visita ogni momento è stato utilizzato in modo intenso; anche quelle dei pasti sono diventate occasioni di incontro con le autorità di Mauthausen e con amici austriaci, per riflettere sui terribili delitti commessi dai Nazifascisti, ma anche per stringere amicizia e rafforzare l’impegno per un mondo di pace.
Con gli amici austriaci abbiamo accennato anche alla Prima Guerra Mondiale, definita giustamente da un papa “inutile strage”, e abbiamo donato loro una preziosa foto che ritrae il campo dei prigionieri italiani a Mauthausen durante tale guerra. Questo campo sorgeva dove oggi c’è il cimitero militare italiano di Reiferdorf, alla periferia di Mauthausen, che noi siamo soliti visitare. E’ impressionante il gran numero di tombe allineate in un enorme prato ben tenuto.
In questo cimitero, il più grande dell’Alta Austria, sono sepolti soldati di varie nazionalità, fra cui alcune migliaia di italiani e parecchie decine di vicentini, fra questi il thienese Pietro Moro.
Ci siamo soffermati poi nel luogo dove sorgeva la stazione ferroviaria, punto di arrivo dei convogli piombati, pieni di deportati, provenienti da Fossoli prima, poi da Bolzano e dalla Risiera di San Sabba di Trieste.
A Steyr abbiamo visitato un rifugio antiaereo costruito dai deportati del lager Münichholz/Steyr, sottocampo di Mauthausen.
Ma il momento più significativo è sempre quello della visita al lager di Mauthausen e al Memoriale di Gusen.
Un partecipante al viaggio ha scritto: “Anche solo al pensiero di aver calpestato e toccato con mano quei luoghi, in me sentivo dolore e sofferenza”.
Al viaggio hanno partecipato in forma ufficiale il sindaco di Thiene dott. Gianni Casarotto e il vicesindaco di Sarcedo Maria Teresa Campese. Oltre al Comune di Thiene che sostiene l’iniziativa dal 2000, anno della prima visita, negli anni recenti si sono aggiunti il Comune di Zanè e quello di Breganze.
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