Il manifesto elettorale delle Europee della Lega “Cambiamo l’Europa, prima che cambi noi” con una foto di donna musulmana completamente velata allude implicitamente alla teoria della “sostituzione etnica” ed evoca, sulla base di una cultura palesemente razzista, l’obiettivo politico di una Europa bianca, razzialmente ed etnicamente pura e cristiana.
Si tratta di un messaggio indiscutibilmente reazionario e profondamente regressivo che riverbera e alimenta una mentalità di rifiuto della diversità, di intolleranza, di rifiuto della convivenza tra persone di diversa religione e cultura
Noi invece pensiamo all’Europa della Rivoluzione francese, all’Europa fondata sulla libertà, sull’uguaglianza e sulla fraternità, ad un’Europa multietnica, capace di aprirsi agli apporti di altre culture e di altre religioni nel rispetto dei valori sanciti dalla “Carta Europea dei diritti fondamentali”, ad un’Europa che si arricchisce dei contributi di tutte le genti, ad un’Europa accogliente nei confronti di chi fugge da guerre e povertà, ad un’Europa che fa della democrazia il fondamento della coesistenza delle comunità.
Perché è questa – e non altra – è l’Europa della civiltà democratica nata dalla sconfitta delle politiche razziali e genocidarie perseguite dal nazifascismo.
Danilo Andriollo, Franca Dal Maso, Luigi Poletto
(ANPI provincia di Vicenza)
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