Com’era nei programmi del Comitato Provinciale e delle Sezioni dell’ANPI dell’Altopiano, di Bassano del Grappa, di Marostica e della Val Brenta si è tenuto un importante convegno storico sui fatti di Malga Silvagno. Il convegno si è svolto all’Hotel Palladio di Bassano del Grappa il 1° febbraio 2014 ed è la conclusione di un percorso che l’Associazione ha iniziato nell’estate del 2011, con l’obiettivo di “recuperare” alla memoria storica e civile l’impegno e il sacrificio dei quattro partigiani di fede comunista, Giuseppe Crestani, Ferruccio Roiatti, Tommaso Pontarollo e “Zorzi-Pirro-Maschio”, che il 30 dicembre 1943 furono soppressi da altri uomini dello stesso Gruppo, comunemente detto “Gruppo di Fontanelle di Conco”. Questo percorso è stato realizzato in tre tappe.
La prima il 22 aprile 2012 con l’inaugurazione della nuova targa nella quale è stato inserito il nome di Giuseppe Crestani tra i Caduti Partigiani nel monumento di Fontanelle di Conco, sua comunità di origine.
La seconda il 14 ottobre 2012 con lo scoprimento di una lapide a Malga Silvagno dedicata al Gruppo e ai quattro partigiani uccisi, rendendo omaggio al loro sacrificio e ai loro ideali di Liberazione.
La terza con il convegno storico di Bassano del Grappa del 1° febbraio di quest’anno, che ha visto una folta partecipazione di autorità, di storici, di appassionati e di cittadini interessati.
Con la realizzazione di queste tre iniziative si è voluto colmare concretamente un lungo “vuoto di memoria” pubblica e civile, sia sul piano del ricordo e dell’omaggio tangibile verso questi “martiri”, sia anche su quello culturale e storico.
Un grande stimolo in questo senso è giunto dalla pubblicazione, avvenuta nel 2011, del libro di Ugo De Grandis intitolato “Malga Silvagno – Il giorno nero della Resistenza vicentina“. In esso, con molti dati e documenti vengono illustrati la storia del Gruppo partigiano, gli orientamenti e la personalità dei protagonisti fino all’irreparabile frattura e la tragica fine. In verità prima di lui vari altri autori – studiosi e uomini della Resistenza – avevano scritto su quella drammatica vicenda, ma l’opera di De Grandis è sicuramente la più organica e approfondita, anche se in essa alcuni passaggi sono e restano non completamente condivisibili.
Il convegno ha quindi coinvolto l’autore di questo corposo studio ed alcuni storici e studiosi che hanno affrontato quelle vicende (oltre a De Grandis, Pierantonio Gios, Mario Faggion e Giancarlo Zorzanello). All’iniziativa ha partecipato anche l’ISTREVI (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Ettore Gallo” di Vicenza) sia per l’organizzazione che per la conduzione del dibattito affidata al suo Presidente Giuseppe Pupillo.
Lo scopo era di realizzare un momento di confronto culturale e storico che potesse consegnare finalmente alla Storia le vicende di Malga Silvagno. E’ difficile dire se questo
scopo sia stato raggiunto. Probabilmente no, o almeno non completamente, visto anche il dibattito che si è prolungato nei mesi successivi attraverso il sito dell’ISTREVI con altri interventi di De Grandis e di Zorzanello (www.istrevi.it – Archivio – Dibattito). Ma questo non è un fatto negativo, anzi. Più si scava alla ricerca della verità storica, più si favorisce un uso pubblico della Storia corretto e proficuo, evitando possibili strumentalizzazioni.
L’ANPI ha recentemente provveduto a pubblicare gli atti del convegno che sono a disposizione presso la nostra sede di Vicenza per gli interessati e con questo ritiene di aver portato utilmente a termine il percorso che si era prefissato, anche se resta sempre attenta a futuri sviluppi. Nel frattempo continuerà a tener viva la memoria storica su questi dolorosi avvenimenti con la manifestazione che, dall’inaugurazione della lapide, si celebra ogni anno in ottobre a Malga Silvagno.
Giorgio Fin