Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato provinciale di VICENZA
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COMUNICATO ANPI SULLA MOZIONE APPROVATA IN REGIONE
Smettetela di strumentalizzare la storia. Soprattutto quando ciò che è avvenuto ha segnato profondamente una città. Rispettate ricordi e sofferenze.
Questo è ciò che ci sentiamo di dire alle consigliere e ai consiglieri regionali che nei giorni scorsi hanno approvato una mozione su una vicenda di quasi due anni fa. Si era e si è voluto strumentalizzare un fatto tragico per la città di Schio, che non merita queste incursioni politiche che niente hanno a che vedere con ciò che la città vive e sente.
Coloro che hanno votato quella mozione dovrebbero imparare da Valentino Bortoloso “Teppa”,valoroso partigiano e poi cittadino esemplare. Così come aveva ricevuto la medaglia, meritata per la sua attività partigiana, ha accettato la decisione ministeriale di ritirarla e l’ha consegnata, senza clamore, ai carabinieri che sono andati a prenderla. Per rispetto delle Istituzioni e di quell’Arma della quale fece parte e per la quale fu mandato in guerra in Russia. Bortoloso ha pagato per la sua partecipazione all’Eccidio di Schio, sempre peraltro condannato da CLN e ANPI. I dieci anni di carcere che egli ha scontato non trovano paragone nelle miti pene erogate a fascisti che compirono stragi, efferatezze, violenze di cui sono pieni i libri di storia sul fascismo.
L’approvazione di quella mozione a pochi giorni dal 25 aprile, giorno della Liberazione dal nazifascismo, giorno dedicato per antonomasia alle e ai partigiani, sembra una provocazione. In particolare a Schio, dove, non dimentichiamolo, furono i comandanti partigiani, con Nello Boscagli “Alberto” in testa, a raccogliere l’atto di resa dei nazisti, prima dell’arrivo degli alleati.
Dalla Resistenza è nata la Costituzione antifascista, che rappresenta il frutto migliore di quella lotta. Noi siamo impegnati quotidianamente a difenderla e farla applicare, la Costituzione e, in suo nome, contrastare i fascismi di ieri e di oggi, nelle forme in cui si presentano.
Anziché di ciò che accade alla medaglia ci si dovrebbe invece preoccupare della presenza neofascista a Schio, che è arrivata, l’anno scorso, a strumentalizzare la cerimonia religiosa in ricordo delle vittime dell’Eccidio, frutto di quella “Dichiarazione sui valori della Concordia civica”, che ha rappresentatoun serio tentativo di ricostruzione di una memoria storica condivisa dall’intera città. La premessa di quella dichiarazione riconosce il valore inalienabile della Resistenza e della Costituzione. Valentino Bortoloso stesso ha fatto la propria parte, lo scorso anno, incontrando Anna Vescovi con un gesto di grande significato, che coloro che hanno votato l’ordine del giorno hanno rimosso.
Per queste ragioni rinnoviamo la richiesta di cessare le strumentalizzazioni e chiediamo al Sindaco e alle/ai familiari delle vittime di impegnarsi con noi, nei confronti delle autorità preposte (dal Questore, al Prefetto, al Ministro degli Interni), affinché quest’anno sia vietata la manifestazione neofascista del 7 luglio e della domenica più vicina, e, in ogni caso, ad essere con noi per contrastare quella presenza.
Vicenza, 14 aprile 2018
Danilo Andriollo (Presidente provinciale ANPI)
Luigi Poletto (Vicepresidente provinciale ANPI)
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