Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
F.I.V.L. Associazione Volontari della Libertà
Cicero la smetta di provocare la città e offendere le pagine più gloriose della sua storia, come ama fare periodicamente.
Le sue non sono, e non possono essere considerate, pagliacciate o goliardate. Queste uscite colpiscono la maggioranza delle cittadine e cittadini, democratici e antifascisti.
Egli è libero di avere le proprie idee, ma non deve dimenticare che oggi amministra, malauguratamente, una città medaglia d’oro al valor militare per il ruolo avuto nella Resistenza contro il fascismo e il nazismo. È grazie alla libertà allora conquistata e alle Istituzioni derivanti dalla Costituzione repubblicana, antifascista, nata dalla Resistenza, che egli ricopre quell’incarico, che con le sue sparate svilisce.
Gli ricordiamo, e lo ricordiamo al Sindaco e a tutte e tutti gli amministratori comunali, che soprattutto tutte/i coloro che rappresentano le istituzioni, a qualsiasi livello, sono tenuti a rispettare la Costituzione, la sua XII disposizione finale e le leggi Scelba e Mancino, che condannano “Chiunque, in pubbliche riunioni compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui all’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654”, cioè che si richiamano al fascismo.
All’assessore non è bastata la lezione che, in un giusto scatto di orgoglio democratico, gli ha dato il Sindaco Variati di fronte alla sua provocatoria esposizione del calendario del duce su una parete del Municipio, sede dell’Istituzione democratica che è il Comune. Egli dovrebbe conoscere quanto prevede l’art. 54 della Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” E si dovrebbe chiedere se le idee espresse alla stampa non siano incompatibili con il suo ruolo, come noi pensiamo. A meno che la Giunta comunale non rappresenti una sede di incontro tra autocrati, che gestiscono il loro assessorato con piglio autoritario, e non un organismo collegiale, come dovrebbe essere.
Simili comportamenti sono la negazione dell’esempio positivo che coloro che rappresentano le istituzioni dovrebbero sentire come dovere, in particolare nei confronti dei giovani, in un momento di crisi ideale e valoriale come l’attuale.
Esprimiamo queste nostre posizioni in nome del rispetto della nostra Carta fondamentale e dell’antifascismo, valore costituzionale e necessità dell’oggi, a fronte del riemergere di pulsioni antidemocratiche, razziste, a volte violente, che vediamo presenti in Europa e in Italia, non solo da gruppi e organizzazioni neofasciste ma anche da rappresentanti delle istituzioni e attraverso provvedimenti di legge.
Invitiamo donne e uomini, giovani e ragazze sinceramente democratici/che e antifasciste/i a manifestare con noi la disapprovazione di questi comportamenti e respingere le provocazioni dell’assessore Cicero attraverso l’impegno quotidiano e la partecipazione a tutti i momenti di mobilitazione democratica, antifascista e in ricordo della Lotta di Liberazione.
Vicenza, 14 dicembre 2018
Danilo Andriollo – presidente ANPI Vicenza
Francesco Binotto – presidente AVL Vicenza
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