Anpi, Istrevi, Anei, Avl, Aned, Cgil, Cisl, Uil, Ans XXI, Fornaci rosse, Giuristi democratici, Libera, Casa per la pace, Movimento nonviolento, Mir-Ifor, Pax Christi, Nondallaguerra, Sardine, Spi-Cgil, Uil pensionati e Cisl pensionati organizzano il giorno
lunedì 24 gennaio 2022 alle ore 18
in occasione della Giornata della Memoria un Convegno online di presentazione del libro:
“I fantasmi del fascismo. La metamorfosi degli intellettuali italiani nel dopoguerra”
Sarà presente l’autore Simon Levis Sullam, Università di Venezia.
L’incontro sarà introdotto da Francesco Zanni di ANPI giovani
Il libro è disponibile presso la Libreria Galla-Libraccio
La storiografia più recente e accreditata da conto di un imponente coinvolgimento del fascismo italiano nella Shoah.
Se all’inizio dell’esperienza fascista l’antisemitismo fu un fatto sporadico e occasionale già nella metà degli anni Trenta la progressiva curvatura in senso totalitario del regime accentuò i caratteri razzisti del fascismo sia in parallelo con il rinsaldarsi delle relazioni con la Germania nazionalsocialista sia attraverso – dopo l’invasione dell’Etiopia – i provvedimenti di profilassi razziale per impedire unioni tra coloni e colonizzati.
Seguirono il Manifesto degli scienziati razzisti che proclamò la superiorità della razza italiana e, nell’autunno del 1938, le leggi razziali e il sistematico tentativo di modificare in senso razzista la mentalità e il sostrato etico della società italiana.
E’ su questa base che si innestò la radicalizzazione antisemita del fascismo prima e della Repubblica Sociale Italiana poi con il passaggio dalla “persecuzione dei diritti” alla “persecuzione delle vittime”.
Gli italiani furono a tutti gli effetti responsabili del genocidio degli ebrei: li dichiararono “stranieri” e “nemici”, li identificarono su base razziale come gruppo da isolare e perseguitare, li arrestarono, ne depredarono beni e averi, li trasferirono e rinchiusero in campi di concentramento e di transito e infine li consegnarono ai tedeschi.
Gli italiani furono dunque carnefici a tutti gli effetti anche se la vicenda delle persecuzioni degli ebrei in Italia è stata coinvolta in un gigantesco processo di amnistie, rimozioni e oblio.
Proprio il coinvolgimento del fascismo italiano (e degli italiani) nella Shoah impone di indagare con attenzione i meccanismi del consenso al regime e al ruolo di supporto esercitato dagli intellettuali.
Simon Levis Sullam nel libro che sarà presentato si sofferma su alcuni grandi intellettuali – celebri antifascisti nel dopoguerra – che durante il Ventennio ebbero un comportamento passivo o acquiescente, cedettero al conformismo e in qualche caso collaborarono con le istituzioni della dittatura e talora nel dopoguerra operarono una azione di rimozione o deformazione assolutoria del loro rapporto con il regime.
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