Dal Progetto Manhattan ai missili ipersonici: il cammino verso l’Apocalisse
Dal 1945 l’umanità vive sull’orlo dell’abisso per l’enorme arsenale militare nucleare accumulato, in grado di distruggere, più e più volte, l’intero pianeta. Un precario e pericoloso equilibrio (MAD) che il Cinema, sino agli anni ’80 del ‘900, ha spesso rappresentato con profonde riflessioni e, successivamente, privilegiare gli scenari distopici post-apocalittici.
Attraverso l’apporto dei film più significativi sono affrontati i temi più dirompenti che, dopo Hiroshima e Nagasaki, il nucleare militare ha imposto e come l’uso della bomba atomica abbia rappresentato uno spartiacque irreversibile nella concezione della guerra e nel rapporto tra le Nazioni, nel pensiero politico, filosofico e nel quotidiano.
Il segreto che aveva accompagnato la costruzione dell’arma nucleare aveva messo fine alla comunità internazionale degli scienziati e alla libera trasmissione e condivisione delle conoscenze, da quel momento la ricerca scientifica e la tecnologia sarebbero state sempre più asservite alla supremazia militare da mantenere a ogni costo, non più al servizio dell’intera umanità, ma alla sua calcolata distruzione.
I temi sopradescritti sono accompagnati da scene tratte dai seguenti film:
- L’ultima spiaggia (On the Beach), di Stanley Kramer, Stati Uniti (1959)
- Sette giorni a maggio (Seven Days in May), di John Frankenheimer, Stati Uniti (1964)
- A prova d’errore (Fail-Safe), di Sidney Lumet, Stati Uniti (1964)
- Il dottor Stranamore (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), di Stanley Kubrick, Stati Uniti (1964)
- Allegro non troppo, di Bruno Bozzetto, Italia (1976)
- Hadashi no Gen (はだしのゲン), di Mori Masaki, Giappone (1983)
- L’ombra dei mille soli (Fat Man and Little Boy-Shadow Makers), di Roland Joffé, Stati Uniti (1989)
- Rapsodia in agosto (八月の狂詩曲), di Akira Kurosawa, Giappone (1991)
- Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull) di Steven Spielberg, Stati Uniti (2008)
- Red Joan (Red Joan), di Trevor Nunn, Regno Unito (2018)
Scelta delle immagini e commento: Elvio Bissoli
Ricerche iconografiche: Marco Marcante.
Montaggio: Gianni Marcante
Durata: 85’
“L’incubo della Guerra Nucleare raccontato dal Cinema” è un progetto dell’ISTREVI, Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Vicenza, e dello SPI-CGIL