A Vicenza mancavano solo i missili!

Mancavano solo i missili, a rendere Vicenza una città a rischio di entrare nell’occhio del ciclone di una futura guerra, convenzionale e/o nucleare.

La notizia della collocazione alla caserma Del Din, nell’area dell’ex aeroporto Dal Molin, dei missili V-Shorad arriva nel pieno di una fase di riarmo che coinvolge l’Europa e li nostro Paese, con un imponente spostamento di risorse all’uso militare anziché per lo sviluppo, la crescita di salari e pensioni come leva per li riavvio dell’economia, la scuola e la salute, li salvataggio del pianeta dalla crisi climatica e ambientale.

Si parla di adeguamento dei sistemi di arma e si stanziano miliardi di Euro per lo sviluppo di tecnologie militari sempre più pericolose e a rischio di incontrollabilità, con pericoli sempre maggiori per la sopravvivenza dell’umanità. Le partigiane e partigiani hanno combattuto perché cessassero tutte le guerre e hanno scritto l’articolo 1 della Costituzione per sancire li “ripudio” della guerra da parte dell’Italia.

La volontà di ospitare questi missili dimostra, tra l’altro, che le peggiori previsioni che venivano fatte durante la mobilitazione contro una nuova base americana a Vicenza si possono avverare.

Chiediamo saggezza, lungimiranza e coraggio alle rappresentanze istituzionali: dal Comune di Vicenza, alla Provincia, alla Regione Veneto, allo stesso Governo. E’ necessario dire NO alle schieramento di nuovi e pericolosi sistemi d’arma.

Rivolgiamo un appello a cittadine e cittadini di Vicenza, alle associazioni, organizzazioni e forze politiche che, anche ni passato, si sono mobilitate contro al costruzione della base che dovrebbe ospitare questi missili, affinché si avvi una nuova mobilitazione per respingere questo ulteriore sfregio alla città.

Vicenza, 18 luglio 2024

ANPI, ANED, Arci Servizio Civile, Legambiente, M.I.R.,
Pax Christi, Rete degli studenti Medi