Angela Gotelli

Angela Gotelli

Componente della “Commissione dei 75” per la redazione del testo della Costituzione, insieme a Nilde Iotti entra a far parte della Prima Sottocommissione che si occupa dei diritti e doveri dei cittadini. In Assemblea Costituente interviene nella discussione sul potere giudiziario e, in accordo con Maria Federici e Nilde Iotti, sostiene il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura.

Angela Gotelli

Componente della “Commissione dei 75” per la redazione del testo della Costituzione, insieme a Nilde Iotti entra a far parte della Prima Sottocommissione che si occupa dei diritti e doveri dei cittadini. In Assemblea Costituente interviene nella discussione sul potere giudiziario e, in accordo con Maria Federici e Nilde Iotti, sostiene il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura.

Iscritta alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova, durante il periodo universitario frequenta la FUCI (Federazione universitaria cattolica italiana), dove collabora attivamente alle iniziative culturali e formative promosse dalla Federazione.

Dopo la laurea, conseguita con il massimo dei voti e la lode con una tesi su san Bernardino da Siena, decide di dedicarsi completamente all’apostolato sociale nell’ambito delle organizzazioni cattoliche.

Viene nominata delegata della Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI) per l’Italia del Nord-Est. Contemporaneamente, insegna lettere classiche presso il ginnasio di Trieste.

Dal 1929 al 1933 succede a Maria De Unterrichter, nella carica di Presidente nazionale delle universitarie della FUCI, lavorando al fianco di Aldo Moro e collaborando attivamente con il Presidente Igino Righetti e l’allora assistente spirituale della Federazione, mons. Giovanni Battista Montini, poi Papa Paolo VI.

Nel 1934 partecipa alla fondazione del Movimento laureati cattolici, di cui diventa Vicepresidente, dedicandosi ad un’opera di formazione e di assistenza spirituale ed intellettuale, nei confronti dei giovani laureati, con l’intento di impegnarne più efficacemente le particolari competenze professionali nel lavoro generale dell’Azione cattolica.

Dopo l’8 settembre 1943, partecipa alla Resistenza prestando servizio di crocerossina tra le formazioni partigiane, ed in questa veste, è l’artefice delle trattative di scambio di ostaggi civili contro prigionieri tedeschi a Montegroppo di Albareto, risparmiando a diversi centri dell’Emilia e della Liguria feroci rappresaglie.

La sua casa diventa sede del locale comando partigiano e rifugio per gli sfollati delle frazioni vicine.

Partecipa alle attività del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia, e in ambito locale, terminato il conflitto, si attiva per avviare opere di ricostruzione per il paese di Albareto.

Si impegna attivamente nella costituzione della Democrazia cristiana, divenendo ben presto delegata provinciale della DC di La Spezia.

Lavora a fianco di Giuseppe Lazzati, Giorgio La Pira, Amintore Fanfani e Aldo Moro, nell’opera di ricostruzione del partito, sulla scia dell’impostazione teorica e delle iniziative politiche di Giuseppe Dossetti.

Nel 1946 viene eletta all’Assemblea costituente, per la Democrazia cristiana, ed entra a far parte della “Commissione dei 75” per la redazione del testo della Costituzione. Insieme a Nilde Iotti fa parte della Prima Sottocommissione che si occupa dei diritti e doveri dei cittadini.

Nella seduta del 31 gennaio 1947, nell’ambito dell’attività della Commissione per la Costituzione, interviene nella discussione sul potere giudiziario, e in accordo con Maria Federici e Nilde Iotti, sostiene il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura.

Sottocommissione che si occupa dei diritti e doveri dei cittadini. In Assemblea Costituente interviene nella discussione sul potere giudiziario e, in accordo con Maria Federici e Nilde Iotti, sostiene il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura.

Nel II Convegno nazionale del Movimento femminile della DC, svoltosi ad Assisi nel marzo 1947, Angela Gotelli viene eletta vicedelegata nazionale, insieme ad Elsa Conci, sotto la direzione di Maria De Unterrichter Jervolino.

Viene eletta alla Camera dei Deputati nelle successive tre legislature dal 1948 al 1963. Durante l’attività parlamentare fa parte di varie Commissioni permanenti, è autrice della legge sul patronato scolastico e sostiene la legge Merlin.

Nel 1966 aderisce al Comitato italiano di difesa morale e sociale della donna, costituito nel 1950 da Merlin, De Unterrichter, Federici, Guidi Cingolani per sostenere l’approvazione della Legge Merlin e, in seguito, attivo per il reinserimento sociale e lavorativo delle prostitute (35300 assistite sulle 43000 avvicinate).

Dal 1963 al 1973 è Presidente dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (OMNI).

Nei primi anni Settanta per motivi di salute è costretta a ritirarsi dalla politica attiva.

Riposa nel cimitero di Albareto.