Le c.d. “Pietre di inciampo” sono piccoli blocchi quadrati di pietra (10×10 cm), ricoperti di ottone lucente che riportano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte. E’ una iniziativa creata dall’artista Gunter Demnig come “reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del nazionalsocialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali”.
Obiettivo della “pietra d’Inciampo”, è quello di realizzare “un inciampo emotivo e mentale, non fisico, è mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazi-fascista nel luogo simbolo della vita quotidiana”.
A Vicenza ne sono state posate alcune.
Venerdì 24 gennaio 2025 nel quadro delle iniziative ANPI per la “Giornata della Memoria” la sezione ANPI “Nello Boscagli” ha organizzato un momento di riflessione e di raccoglimento davanti alle “pietre di inciampo” dedicate a Angela Caivano e Guido Orvieto, ebrei deportati e uccisi in un campo di sterminio, site al civico n° 84 di Corso Palladio a Vicenza a cui hanno partecipato oltre una quarantina di persone. Dopo una introduzione di Gigi Poletto vi è stato un
apprezzatissimo intervento di Antonio Spinelli ricercatore dell’ISTREVI e studioso della Shoah nel Veneto.
Il 25 gennaio si è svolta la cerimonia di posa di altre tre pietre di inciampo dedicate a:
- Bruno Allegro partigiano ventunenne della Brigata Argiuna deportato nel sotto campo di
Gusen per lo scavo delle gallerie del Berkristall-Bau e morto il 19 aprile 1945; - Ruggero Menin, fattorino telegrafico, anche lui della Argiuna, diciottenne deportato a
Dachau il 5 ottobre del 1944, per poi essere trasferito poco dopo a Stutthof e nel sottocampo
di Gotenhafen (Gdnya), dove trovò la morte il 24 marzo del 1945; - Luigino Scuizzato deportato nel luglio del 1944 a Burghausen e poi trasferito a Dachau dove
morì; aveva 24 anni.
La cerimonia – organizzata dal Comune di Vicenza alla presenza della autorità istituzionali- ha visto la partecipazione di un folto pubblico di cittadini. Anche ANPI è stata presente.
Il fatto che molta gente abbia presenziato a queste due iniziative dimostra come i valori dell’antifascismo siano ancora radicati e positivamente riscontrati dalle istituzioni locali e come la preservazione della memoria sia la base per costruire un mondo nuovo incardinato sui valori della libertà, dell’uguaglianza e della pace.
Gigi Poletto
Pres. Sez. Nello Boscagli Vicenza città
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