Appello alle/ai vicentini/e ed alle forze politiche e sociali per il 25 Aprile
Memoria attiva, unità antifascista, difesa ed attuazione della Costituzione
Ai cittadini della provincia di Vicenza, alle forze politiche, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni
Come ogni anno ci apprestiamo a celebrare il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, data fondativa della democrazia repubblicana.
Il fascismo è stata una esperienza politica brutale basata sulla volontà di potenza, sull’impiego strutturale della violenza, sul rifiuto della democrazia e sulla vocazione totalitaria e imperialistica. Tale carattere disumanizzante del fascismo ha attraversato l’intera esistenza di questo modello politico dalla nascita all’epilogo: l’impiego dello squadrismo quale modalità normale di agire politico, la soppressione delle libertà fondamentali e le persecuzioni e l’eliminazione degli oppositori, l’instaurazione di uno Stato totalitario, la proiezione egemonistica nei rapporti internazionali, il varo delle leggi razziali, l’alleanza con il nazismo genocidario, lo scatenamento della guerra di aggressione e la responsabilità per crimini di guerra, la costituzione di uno Stato vassallo e la repressione antipartigiana.
L’antifascismo cospirativo e le tante forme di dissenso e di disobbedienza durante il ventennio della dittatura e le tante modalità di lotta – armata e civile – nella stagione resistenziale rappresentarono per l’Italia il riscatto e il recupero della dignità come popolo capace di autodeterminarsi.
Vicenza fu una delle province dove la lotta partigiana si sviluppò maggiormente: le nostre città e le nostre contrade portano ancora i segni delle spietate repressioni nazifasciste, nella coscienza collettiva si è depositata la memoria dell’attività delle formazioni partigiane, nelle famiglie è diffuso il ricordo dei tempi della lotta e le nostre città sono state insignite di medaglie per il ruolo avuto nella guerra di liberazione. Davvero nei nostri territori la consapevolezza del sangue versato e dei sacrifici sostenuti è incistata nel sentimento delle comunità, davvero l’antifascismo è la spina dorsale della convivenza civile ed è iscritto nella biografia collettiva dei vicentini, davvero qualsiasi attacco allo spirito antifascista -parte integrante del patrimonio morale delle nostre genti – è vissuto come un inaccettabile sfregio.
La Carta Costituzionale fu l’esito principale dell’antifascismo e della Resistenza: i principi fondamentali della Costituzione – il pluralista, il democratico, il personalista, il lavorista, il solidarista, di uguaglianza, pacifista – furono il fecondo incontro delle culture politiche che parteciparono alla guerra di liberazione: la comunista, la cattolica, la socialista, l’azionista, la liberale.
Per questo esprimiamo una netta condanna dei tentativi di alcune forze politiche e di molti rappresentanti anche di vertice delle istituzioni di riscrivere la storia del nostro Paese in modo manipolatorio e distorsivo e di riabilitare il fascismo negandone o attenuandone il carattere criminale, denigrando l’antifascismo come tale o in alcune sue componenti, riproponendo le antiche suggestioni tipiche del neofascismo di una pacificazione interpretata quale parificazione tra combattenti per la libertà e sostenitori della dittatura e di una memoria condivisa immaginata quale annichilimento delle ragioni di “moralità” della Resistenza.
Formuliamo dunque un appello
- alle cittadine e ai cittadini tutti affinché il 25 aprile di quest’anno sia connotato da una straordinaria partecipazione di popolo alle celebrazioni ufficiali. La partecipazione è l’antidoto a qualsiasi forma di autoritarismo;
- alle forze politiche democratiche affinché ritrovino – pur nelle legittime e proficue differenze – le ragioni dell’unità antifascista;
- alle organizzazioni politiche, sociali, sindacali affinché costruiscano nella loro autonomia iniziative legate al 25 aprile all’insegna di una mobilitazione pluralistica nelle modalità organizzative, ma unitaria nella testimonianza dei comuni valori.
Il giacimento valoriale e i principi programmatici contenuti nella Costituzione repubblicana- in una fase in cui si intrecciano crisi economica, crisi climatica e crisi nelle relazioni internazionali – ci spingono a sollecitare le istituzioni e le forze politiche e sociali affinché siano estesi i diritti civili e sociali, siano adottate politiche di tutela del lavoro e contro la precarietà, siano contrastate le disuguaglianze, siano varate decise politiche ambientali, siano attivate politiche di accoglienza e di solidarietà per chi fugge da guerre e povertà, si dia vita in ambito europeo a più di un anno dall’aggressione russa all’Ucraina ad una iniziativa diplomatica per aprire uno spiraglio di trattativa che crei le condizioni di una pace giusta e duratura.
Il 25 aprile sia dunque vissuto da tutti i vicentini quale giorno di mobilitazione popolare antifascista ed unitaria per fare memoria delle radici resistenziali del nostro essere comunità, per rinnovare la condanna del fascismo di ieri e di oggi, per difendere e attuare la Costituzione repubblicana.
Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza della Provincia di Vicenza
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Associazione Volontari della Libertà
Associazione Nazionale Ex Deportati
Associazione Nazionale Ex Internati
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