MEMORIA
Gli uomini vanno e vengono per le strade della città,
comprano libri e giornali, muovono a imprese diverse.
Hanno roseo il viso, le labbra vivide e piene.
Sollevasti il lenzuolo per guardare il suo viso.
Ti chinasti a baciarlo con un gesto consueto.
Ma era l’ultima volta. Era il viso consueto,
solo un po’ più stanco. E il vestito era quello di sempre.
E le scarpe eran quelle di sempre. E le mani erano quelle
Che spezzavano il pane e versavano il vino.
Se cammini per strada nessuno ti è accanto,se hai paura nessuno ti prende per mano.
E non è tua la strada, non è tua la città.
Non è tu a la città illuminata. La città illuminata è degli altri,
degli uomini che vanno e vengono, comprando cibi e giornali.
Puoi affacciarti un poco alla quieta finestra
E guardare in silenzio il giardino nel buio.
Allora quando piangevo c’era la sua voce serena.
Allora quando ridevi c’era il suo sorriso sommesso.
Ma il cancello che a sera s’apriva resterà chiuso per sempre.
E deserta è la tua giovinezza, spento il fuoco, vuota la casa.
Natalia Ginzburg
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