Giovedì 26 marzo 2015 nel Duomo di Noventa Vicentina hanno avuto luogo i funerali di Rosina Forcato “Tamara”, staffetta partigiana in collegamento diretto con l’avvocato Ettore Gallo “Maestro”, che operava nel periodo della Resistenza soprattutto nella zona di Lonigo e di Vicenza. Come scrive Fernando Baratella in “Fuori da notte e nebbia“, «il 25 luglio 1944 … soldati tedeschi iniziarono un rastrellamento tra le case di Cagnano, irrompendo tra l’altro con prepotenza nel negozio dei Forcato situato di fronte alla chiesa parrocchiale della fra- zione di Pojana. Ventidue persone vennero arrestate nell’operazione militare e portate nel piazzale della chiesa di Cagnano pronte per essere fucilate. …
Poco prima della prevista esecuzione davanti alla chiesa, transitò per la frazione il cap. Kruch che riconobbe nel gruppo degli arrestati le sorelle Forcato, più volte viste dal militare al ristorante “alla Busa” che i Forcato gestivano a Noventa e che era frequentato assiduamente dai comandanti e soldati tedeschi. L’intervento del capitano riuscì ad annullare l’esecuzione e gli ostaggi vennero fatti trasferire su camion verso Verona…. La casa ed il negozio dei Forcato vennero dati alle fiamme e numerose case di Cagnano furono saccheggiate».
Baratella narra che la comitiva si ferma davanti alle carceri di Lonigo; il custode riconosce Rosi “Tamara” e fa di tutto per trovare dei posti per gli ostaggi di Cagnano.
E prosegue: «Intanto da Noventa, l’interprete dei Tedeschi che lavorava alla “Busa”, venuta a conoscenza di quanto era successo alle sorelle Forcato, riuscì a convincere un tenente dei Tedeschi a far liberare le due sorelle e gli altri ostaggi evitando loro il terribile viaggio in Germania». Però Dino Forcato, fratello di Rosi e Rina, detenuto in un primo momento a Noventa, venne deportato a Buckenwald, da dove ritornò gravemente provato nel fisico e nello spirito.
“Tamara” continuò, nonostante la dura esperienza e l’incendio della casa e del negozio, il suo impegno nella Resistenza come staffetta, portando messaggi e ordini ai vari reparti partigiani della zona Noventa – Pojana – Basso Vicentino e Padovano, tanto da guadagnarsi una medaglia al valore per i meriti acquisiti nella lotta per la libertà.
L’ANPI esprime al marito, ai figli e a tutti i suoi cari condoglianze vive e solidarietà.
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