L’Anpi condanna fermamente le scritte intimidatorie comparse in città, manifesta solidarietà ai sindacati, chiede il rispetto della legalità costituzionale e suggerisce la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica
ANPI Vicenza condanna nel modo più fermo le scritte intimidatorie e diffamatorie comparse in città sui muri e sulle vetrine di uffici pubblici e scuole e sedi di organizzazioni sindacali a cui rivolge la più convinta solidarietà.
Ci troviamo di fronte ad una vile aggressione attuata con metodi fascisti e diretta a colpire in primo luogo lo Stato nelle sue funzioni di tutela dall’art. 32 della Carta Costituzionale e in secondo luogo i Sindacati nel loro ruolo di difesa dei diritti dei lavoratori e presidio di libertà e di democrazia.
Questi fatti sono gravissimi e non devono essere sottovalutati. Il reiterarsi di tali episodi di natura squadristica e il loro situarsi in una logica unitaria ed eversiva suggerisce la convocazione da parte dell’autorità prefettizia del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
Il dissenso – sempre legittimo – non deve mai assumere forme intimidatorie e violente che acuiscono i processi di disintegrazione del tessuto civile delle nostre comunità già minacciate dalle ingiustizie sociali, dalla crisi economica, dagli effetti della guerra, dalla crisi climatica.
La rinuncia alla violenza, la pratica del civile confronto delle opinioni, la scelta irreversibile del dialogo, il sereno esercizio della dialettica democratica, il rispetto della legalità costituzionale sono le precondizioni della tenuta della coesione sociale e del mantenimento del carattere democratico delle istituzioni repubblicane nate dalla Resistenza.
Vicenza, 21 ottobre 2022
Danilo Andriollo (Presidente provinciale ANPI)
Luigi Poletto (Vicepresidente provinciale ANPI)
Franca Dal Maso (Vicepresidente provinciale ANPI)