Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta del Novecento si esprime in Italia la sincronia del ’69 operaio con 68 studentesco; si chiude la fase espansiva del ventennio postbellico; si esaurisce la formula del centro- sinistra, emerge un sistema dei partiti bloccato e senza alternative di governo; si esplicita un diretto intervento paramilitare contro civili inermi, la strage di piazza Fontana, che non solo si colloca all’interno del conflitto sociale di un Paese democratico, ma apre una «stagione delle stragi» non limitata al fatto episodico.