Quel giovane tedesco – Franco Fortini

Quel giovane tedesco Quel giovane tedesco ferito sul Lungosenna ai piedi d’una casa durante l’insurrezione che moriva solo mentre Parigi era urla intorno all’Hotel de Ville e moriva senza lamenti la fronte sul marciapiede. Quel fascista a Torino che sparò per due ore e poi scese per strada con la camicia candida con i modi distinti e disse andiamo pure asciugando il sudore con un foulard di seta. La poesia non vale  l’incanto non ha forza quando tornerà il tempo  uccidetemi allora. Ho letto Lenin e Marx non temo la rivoluzione ma è troppo tardi per me; almeno queste parole

Resistenza Oggi n. 1 – Storia del presente (aprile 2020)

Pubblicazione riservata agli iscritti ANPI della provincia di Vicenza PRESENTAZIONE A cura di Michele Zanna Una delle citazioni più interessanti che si possono fare fra le tante frequentate e abusate del pensiero di Gramsci è la seguente: “L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” (L’Ordine Nuovo, 11 marzo 1921, anno I, n. 70; Italia e Spagna). Di illusioni negli ultimi decen- ni ne abbiamo avute tante: da un uso sconsiderato delle tecnologie più avanzate che avrebbero dovuto risolvere tutti i nostri problemi, alla fiducia incondizionata sulle infinite potenzialità della scienza e

Ai quindici di Piazzale Loreto​ – Salvatore Quasimodo

Ai quindici di Piazzale Loreto Esposito, Fiorani, Fogagnolo, Casiraghi, chi siete? Voi nomi, ombre? Soncini, Principato, spente epigrafi, voi, Del Riccio, Temolo, Vertemati, Gasparini? Foglie d’un albero di sangue, Galimberti, Ragni, voi, Bravin, Mastrodomenico, Poletti? O caro sangue nostro che non sporca la terra, sangue che inizia la terra nell’ora dei moschetti. Sulle spalle le vostre piaghe di piombo ci umiliano : troppo tempo passò. Ricade morte da bocche funebri, chiedono morte le bandiere straniere sulle porte ancora delle vostre case. Temono da voi la morte, credendosi vivi. La nostra non è guardia di tristezza, non è veglia di lacrime

Per un compagno ucciso – Franco Fortini

Per un compagno ucciso Eri ogni ora dentro la quieta letizia Dell’uomo che ha vinto i tiranni; Non temevi gli inganni della nostra malizia Non chiedevi più niente al tuo amore. Sono cadute in profondo le città, dalle fosse Ci chiedono pietà tutti i perduti morti Ma tu levi il sorriso devotamente Da altri tempi: e noi non piangiamo per te. Noi condurremo i passi dei nostri figli Sopra la terra, più lieve del tuo morire E guideremo l’amore avvenire e il canto Dov’hai amato per noi l’ultima volta. Lo spino apre la gemma e l’acqua apre il mattino Dentro

Valdossola – Franco Fortini

E il tuo fucile sopra l’erba del pascolo.Qui siamo giuntiSiamo gli ultimi noiQuesto silenzio che cosa.Verranno oraVerranno.E il tuo fucile nell’acqua della fontane.Ottobre vento amaroLa nuvola è sul monteChi parlerà per noi.Verranno oraVerrannoInverno ultimo annoLe mani cieche la fronteE nessun grido più.E il tuo fucile cotto la pietra di neve.Verranno oraVerranno. Franco Fortini

Quel giovane tedesco – Franco Fortini

Quel giovane tedescoferito sul Lungosennaai piedi d’una casadurante l’insurrezioneche moriva solomentre Parigi era urlaintorno all’Hotel de Villee moriva senza lamentila fronte sul marciapiede.Quel fascista a Torinoche sparò per due oree poi scese per stradacon la camicia candidacon i modi distintie disse andiamo pureasciugando il sudorecon un foulard di seta.La poesia non valel’incanto non ha forzaquando tornerà il tempouccidetemi allora.Ho letto Lenin e Marxnon temo la rivoluzionema è troppo tardi per me;almeno queste paroleservissero dopo di mealla gioia di chi vivasenza più il nostro orgoglio. Franco Fortini

Comunicato sulla Commemorazione di Foza

COMUNICATO ANPI e AVL VICENZA Venerdì scorso si è svolta come ogni anno, la commemorazione del 75° anniversario dell’Eccidio di Foza, nel quale vennero uccisi da fascisti e nazisti 5 giovani dell’Altipiano e due russi, tutti partigiani che combattevano per far cessare la guerra, l’occupazione tedesca e la dittatura fascista. È stata una cerimonia bella, viva, partecipata. Erano presenti i familiari delle vittime, che ogni anno ricordano con dolore e affetto i loro cari. C’erano le associazioni combattentistiche e d’arma (non tutte), le Associazioni partigiane con i loro labari e cittadine e cittadini che non vogliono dimenticare. Graditissima e significativa,

Malga Silvagno 2019

Ecco l’intervento di Giorgio Fin a Malga Silvagno, 13 ottobre 2019. E’ da otto anni che saliamo attraverso i boschi, ammantati dei colori d’autunno, fino a questa Malga per commemorare il sacrificio dei quattro martiri garibaldini ricordati nella lapide. Commemorare vuol dire fare memoria insieme e quindi anche oggi, insieme, li ricordiamo come persone, come garibaldini e come martiri dell’antifascismo. Sono: Giuseppe Grestani “Bepi- Stizza”, un uomo di 36 anni, che abitava a Tortima, già tenente della Brigata Garibaldi in Spagna contro Franco, un comunista convinto, un uomo temprato alla lotta dal carcere e dal confino di Ventotene.Tomaso Pontarollo “Coarossa-Masetti “, 38

75° anniversario dell’Eccidio del Grappa

Orazione del prof. SANTO PELI Bassano, 28/9/2019 I. Come storico, mi sento un po’ spiazzato, un pesce fuor d’acqua, abituato ai tempi lunghi, a precisare, sviscerare gli avvenimenti nella loro complessità.Mi limiterò dunque a qualche osservazione, tesa a inserire l’eccidio che oggi commemoriamo in un contesto più ampio, sia spaziale che cronologico, che ci permetta di riflettere intorno alle ragioni, le dinamiche, i modi in cui questa tragedia si realizza. Per la comunità locale, per le vittime e per i parenti, di una tragedia si tratta, resa più inaccettabile da una giustizia mancata. Inserirla in un contesto di più lungo periodo

Commemorazione di Selva di Trissino

Selva di Trissino, 24 marzo 2019 – Discorso di Giorgio Fin Oggi è il 24 marzo e proprio 74 anni fa, era però di sabato, i fascisti della brigata nera di Valdagno circondano la contrada Fochesati di Altissimo, fanno uscire la popolazione e perquisiscono tutte le case. Vengono così sorpresi 4 partigiani, alcuni nascosti in un fienile. Uno di loro, Giuseppe Castagna, originario di Recoaro, nome di battaglia “Rosetta”, reagisce: viene subito ucciso e abbandonato ai piedi di un albero. Gli altri tre sono portati a Valdagno per gli interrogatori: sono Antonio Pana “Libero” di Arzignano, Vito Pagano “Pepe” di

Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA INCOMPATIBILE CON L’ORDINAMENTO DEMOCRATICO E REPUBBLICANO LA PARTECIPAZIONE DI UOMINI DELLE ISTITUZIONI A MANIFESTAZIONI NEOFASCISTE ANPI e AVL, ribadendo la condanna di ogni tipo di negazionismo relativamente alla tragedia delle foibe, ricordano le responsabilità del regime fascista nell’oppressione delle popolazioni slave e nello scatenamento della guerra di aggressione. A Vicenza è invece apparso, domenica, il richiamo esplicito al regime fascista e alla Repubblica Sociale Italiana, e la volgare strumentalizzazione della figura di Norma Cossetto. A coloro che fingono di preoccuparsi della drammatica fine di quella ragazza diciamo: smettetela, abbiate finalmente rispetto per la sua morte. La truce sfilata

Comunicato stampa

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato provinciale di VICENZAvia Arzignano, 1 – 36100 VICENZA tel e fax: 0444-512080 COMUNICATO STAMPA LA CLAUSOLA ANTIFASCISTA È COERENTE CON LA COSTITUZIONE NATA DALLA RESISTENZA E CON LA STORIA DELLA CITTÀ L’anima nera della nuova Amministrazione comunale di Vicenza torna ad emergere. Continuano le provocazioni e i tentativi di stravolgere la storia della città, che ha patito e sofferto il fascismo e, grazie alle pagine gloriose scritte dalla Resistenza vicentina, nella pluralità delle sue posizioni politiche (dai democristiani ai liberali; dagli azionisti ai comunisti e socialisti), ha potuto vedere riconosciuta una seconda medaglia d’oro. Medaglia

Commemorazione di Dino Carta, 12 gennaio 2019

Discorso di Valter Fabris, dirigente della sezione di Vicenza dell’ANPI, in occasione del 74° anniversario dell’uccisione di Dino Carta. DINO CARTA 02/11/1924 – 12/01/1945 Saluti e Ringraziamenti: … ringrazio anche gli autori dei testi che mi hanno facilitato la ricerca, non citati nel mio scritto: Pio Serafin, Mario e Luisa Maria Pavan, don Antonio Frigo, Dino Miotti, Sergio Lavarda, Pierluigi Dossi, Carlo Smuraglia. 1) È il pomeriggio del 12 gennaio 1945, fa freddo e ha nevicato. Dino Carta viene raggiunto dai suoi inseguitori, le guardie fasciste del servizio di spionaggio, messo al muro e condannato a morte. Viene assassinato qui, colpito da due proiettili, uno vicino al cuore e

Comunicato stampa

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia F.I.V.L. Associazione Volontari della Libertà Cicero la smetta di provocare la città e offendere le pagine più gloriose della sua storia, come ama fare periodicamente.  Le sue non sono, e non possono essere considerate, pagliacciate o goliardate. Queste uscite colpiscono la maggioranza delle cittadine e cittadini, democratici e antifascisti. Egli è libero di avere le proprie idee, ma non deve dimenticare che oggi amministra, malauguratamente, una città medaglia d’oro al valor militare per il ruolo avuto nella Resistenza contro il fascismo e il nazismo. È grazie alla libertà allora conquistata e alle Istituzioni derivanti dalla Costituzione

Erante Costa (1930-2018)

Dicono che il Costa Erante portasse questo nome bizzarro in onore a una vecchia canzone che a un certo punto dice così: “i cavalieri erranti / son trascinati al nord” – immagine romanticissima dell’epopea degli anarchici cacciati dalla Svizzera, che evidentemente aveva fatto presa sul vecchio Sech, il padre, tanto da chiamare così il figliolo, in un’età in cui la gente, specie quando non molto di chiesa, si piccava di poter dare ai propri figli dei nomi fantasiosi anche se, come in questo caso, in difetto di un erre. Se non è vera, la storia del nome di Erante è

Malga Silvagno 2018

Sabato 13 ottobre si è svolta a Malga Silvagno, in una splendida giornata di sole, l’annuale commemorazione del triste episodio avvenuto in quei luoghi nel dicembre 1943, agli albori della Resistenza vicentina.  In quei giorni quattro partigiani garibaldini furono assassinati dai loro compagni a seguito di gravi dissidi, probabilmente fomentati anche da forze esterne. Proponiamo qui il video della cerimonia, con i saluti dei rappresentanti dei comuni di Valstagna e di Conco, l’orazione del dottor Giovanni Kezich e l’intervento del partigiano Palmiro Gonzato.

Malga Zonta 2018

[su_service title=”Dove” icon=”icon: map-marker” icon_color=”#000000″] Malga Zonta – Passo Coe – Folgaria[/su_service][su_service title=”Quando” icon=”icon: calendar” icon_color=”#000000″] Mercoledì 15 agosto 2018, ore 9:30[/su_service][su_service title=”Cosa” icon=”icon: file-text-o” icon_color=”#000000″]Commemorazione di Bruno Viola “Lampo-Marinaio” e dei suoi compagni.[/su_service][su_service title=”Programma” icon=”icon: clock-o” icon_color=”#000000″]ore 9.30 raduno a Folgaria (loc. Malga Zonta – Passo Coe) ore 10.00 Saluti dei rappresentanti di: – Comune di Folgaria – Comuneo di Schio – Fondazione Museo Storico del Trentino Orazione ufficiale di VALENTINA CUPPI, Vice Sindaco del Comune di Marzabotto e Presidente della Comunità Parco di Monte Sole ore 11.00 Messa al campo, celebrata da Padre Gregorio Moggio[/su_service][su_service title=”Nota” icon=”icon: info-circle” icon_color=”#000000″]Presenziano alla

Commemorazione della missione inglese Ruina Fluvius

[su_service title=”Dove” icon=”icon: map-marker” icon_color=”#000000″] Bocchetta Paù[/su_service][su_service title=”Quando” icon=”icon: calendar” icon_color=”#000000″] Domenica 12 agosto 2018, ore 11:15[/su_service][su_service title=”Cosa” icon=”icon: file-text-o” icon_color=”#000000″]Cerimonia in ricordo della Missione Alleata Ruina Fluvius, paracadutata nella notte fra il 12 e il 13 agosto 1944 in zona Paù per tenere i collegamenti fra i comandi alleati e le formazioni partigiane del Vicentino. La cerimonia, organizzata dal Comune di Caltrano con ANPI e AVL provinciali e ANCR di Caltrano, è un’occasione per lanciare un messaggio di pace e di convivenza.[/su_service][su_service title=”Programma” icon=”icon: clock-o” icon_color=”#000000″]ore 11.00 Raduno presso Bocchetta Paù ore 11.15 Saluto delle Autorità e dei rappresentanti delle