Bruno Brandellero “Ciccio” (1922-1944)

Nato a Valli del Pasubio (Vicenza) nel 1922, fucilato a Tretto (Vicenza) il 26 giugno 1944, operaio meccanico, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Nel 1942 era stato chiamato alle armi ed era stato impiegato come soldato della Sanità. All’annuncio dell’armistizio, lasciò l’ospedale di Monselice dove operava ed entrò nelle file di una formazione partigiana che avrebbe poi assunto il nome di “Martiri di Val Leogra”. Brandellero (nome di battaglia Ciccio), si distinse in numerose, audaci azioni. Clamorosa quella del 3 giugno 1944, durante la quale il giovane partigiano riuscì a catturare un ammiraglio tedesco, che viaggiava con la

Ampelio Lampioni (1930 – 2013)

Il 6 giugno 2013 nella chiesa di Lion di Albignasego, l’ANPI vicentina e padovana e tanti amici si sono stretti intorno ai figli Emanuela e Ivano, ai fratelli Ubaldo e Milena, ai nipoti e ai parenti , esprimendo cordoglio e solidarietà per la morte di Ampelio Lampioni. Dall’Alto Vicentino sono scesi amici e compagni con la bandiera della formazione garibaldina “Stella”, guidata nella Resistenza dal commissario politico Clemente Lampioni “Pino”, padre di Ampelio e di Ubaldo e Milena, e dal comandante Luigi Pierobon “Dante”. “Pino” e “Dante”, caduti in mano nazifascista, hanno trovato la morte lo stesso giorno, il 17

Convegno “Gli Alpini nella Resistenza”

E’ noto che il ruolo dei militari e degli ex militari nella Resistenza è stato importante per il loro apporto di esperienza nell’uso delle armi e degli esplosivi, nell’organizzazione delle formazioni, nella tattica delle azioni, nella tecnica di guerra. Prima dell’8 settembre i giovani soldati delle nostre zone, inquadrati per lo più nelle formazioni alpine, hanno vissuto esperienze importanti e devastanti nelle campagne di Grecia, Jugoslavia e in Russia. Dopo l’8 settembre 1943 molti di loro rifiutarono di ritornare nuovamente sotto le armi della RSI, si diedero alla macchia e aderirono al movimento di Resistenza al nazifascismo, fornendo un contributo

Umberto Tarquini (1923-2013)

Umberto Tarquini era nato il 17 dicembre 1923 e sulla soglia dei 90 anni se n’è andato il 29 maggio 2013. Umberto non è stato partigiano, ma egli portava con orgoglio e impegno la tessera ANPI, attribuitagli “Ad Honorem”. Si arruola a 18 anni volontario nei Carabinieri e compie l’addestramento nella Caserma Cernaia di Torino. Viene mandato a Roma per i servizi d’ordine nella capitale dove effettua il controllo di punti strategici come le ferrovie ma anche presso il Vaticano e Villa Borghese, residenza del Duce. All’apertura della Campagna d’Africa viene mandato a Tripoli dove segue le azioni di guerra

Convegno-Filò A Conca

Scopo del convegno, organizzato dallo storico locale Giorgio Spiller, era di celebrare l’anniversario del rastrellamento del 13-14 Maggio 1944, di rendere onore alla Resistenza di Tresché Conca (Brigata ”Pretto” e “Pino” della Garemi) e di ricordare la strage del 27 aprile 1945. L’incontro dei circa 100 partecipanti ha avuto luogo nella sala della trattoria “Al Cacciatore” dai Bianchi in via Ostarelli a Tresché Conca. In primo piano i protagonisti: partigiani, staffette, fiancheggiatori, superstiti dai campi d’internamento, e parenti delle vittime della strage e dei campi di sterminio. Interessanti i saluti dei rappresentanti di ANPI, AVL e gli interventi degli storici

Carlo Segato “Marco-Vincenzo” (1919-2013)

Sabato 18 maggio 2013 abbiamo ricordato e onorato il comandante partigiano Carlo Segato “Marco-Vincenzo” in due cerimonie: la prima, in forma religiosa e intima, a Padova; la seconda, di carattere pubblico, davanti al Municipio di Altavilla Vicentina. Erano qui presenti tante bandiere delle Associazioni e delle Formazioni partigiane vicentine (l’ANPI e l’AVL), delle Associazioni Combattentistiche e d’arma (l’ANCR, gli Alpini) il Gonfalone del Comune, la bandiera della Scuola Media; c’erano le autorità civili (il sindaco Catagini), le autorità scolastiche (il prof. Antonio Fortuna) con docenti e studenti, le autorità militari (il comandante della Stazione dei Carabinieri); c’era il Presidente provinciale

Bella Ciao

Yves Montand canta “Bella Ciao” negli anni ’60. https://www.youtube.com/watch?v=PuAf8cVYAfo

1ª Festa provinciale dell’ANPI

Vicinissima al 25 Aprile si è svolta a Schio–Magrè la 1° Festa Provinciale della nostra Associazione. Come in tutte le feste che si rispettano, manifestazioni ufficiali si sono alternate a momenti di divertimento, avvenimenti culturali e incontri socializzanti. Il tutto in quattro giorni dal 26 al 29 aprile 2013. In apertura e in chiusura ci sono stati due interessanti convegni tenuti in centro a Schio, nel Palazzo Fogazzaro. Il primo trattava di “Fascismo e neofascismo” con l’intervento del Prof. Marco Almagisti (università di Padova), l’altro tenuto dalla dott.ssa Sonia Residori su “Le donne nella Resistenza”. Il medesimo argomento era stato

Carlo Smuraglia a “Che tempo che fa”

Il 20 aprile 2013, a pochi giorni dalla Festa della Liberazione, il presidente dell’ANPI Carlo Smuraglia è stato ospite della trasmissione “Che tempo che fa“, dove è stato intervistato da Fabio Fazio. https://www.youtube.com/watch?v=ewaJ8-Ix1kI

Domitilla Urbani “Doremì” (1930-2013)

  Nella chiesa di Dueville molte erano le bandiere delle Sezioni ANPI che il 18 marzo 2013 hanno portato l’ultimo saluto all’amica e compagna Domitilla Urbani “Doremì”. Dopo la cerimonia religiosa ha preso la parola il vicepresidente dell’ANPI provinciale per ricordare la partigiana e per manifestare cordoglio e partecipazione ai figli Pierluigi con Giusi, Alessandra con Mario, Maria Cristina, Fabrizio con Alessandra, ai nipoti, alla sorella, ai fratelli e tutti i parenti. «La staffetta, a 14 anni, – sono parole di Domitilla – l’ho fatta pervasa dalla convinzione di fare qualcosa di giusto e di importante. Quindi con grande impegno

Massimiliano Lucato (1931-2013)

Il 19 febbraio 2013 si sono svolti a Montorso Vicentino i funerali dell’amico e compagno Massimiliano Lucato (Massimo per tutti), un autentico militante del movimento dei lavoratori e un forte sostenitore della Resistenza e dell’ANPI. Dopo la cerimonia religiosa la sua personalità e il suo esempio sono stati rievocati sul sagrato della chiesa, davanti alle figlie Nelly e Manuela, al genero Giovanni, agli amati nipoti Greta, Giuliano e Michela, alla sorella Maria, a tanti compagni e cittadini che hanno potuto conoscerlo, frequentarlo e stimarlo. Erano presenti le bandiere della CGIL e dell’ANPI di Arzignano per rappresentare gli ideali del lavoro,

Sergio Giulianati (1924-2013)

Il 4 febbraio 2013 è mancato a Roma Sergio Giulianati, partigiano della Brigata Mazzini (Divisione Alpina Monte Ortigara). Sergio, primogenito del direttore didattico di Thiene Ferruccio Giulianati (socialista, amico di Giacomo Matteotti), fratello di Giancarlo “Gianco”, Mario, Bianca, Luciana e Renza, appartiene ad una famiglia che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo della Resistenza nella zona di Thiene. Sono da segnalare alcune famiglie importanti impegnate nella Guerra di Liberazione a Thiene e nei centri limitrofi: gli Urbani, Zanchi, Nicolussi, Talin, Vecelli, Chilesotti, Giulianati, Scalabrin, Pizzato, Arnaldi, Zancan, Maino, Boschiero, Galvan e altre ancora. Sergio Giulianati frequenta, nel 1943, il Liceo

Cellerino Filotto “Mato” (1926-2013)

Il 26 gennaio 2013 a Quargnenta si sono svolti i funerali del partigiano Cellerino Filotto “Mato”, da tutti noto come “Cino Struma”. Intorno al figlio, alla nuora e ai nipoti si sono stretti tanti amici e compagni di Quargnenta, di Brogliano e della Valle dell’Agno. Le Sezioni ANPI erano presenti con le loro bandiere e c’era anche la bandiera della Brigata Stella cui appar-teneva, inquadrato nel Battaglione Brill. “Mato” è stato uno dei primi giovani del gruppo di Armando Pellizzari “Franz” di contrada Morgante, fidato collaboratore di Rigodanzo Alfredo “Catone”. Anche i fratelli Faccin, Danilo “Ferro” e Gaudenzio Costantino “Guerrino”,

Lapide in onore dei quattro garibaldini uccisi dai compagni il 30 dicembre 1943

Con la posa di una lapide storica sulla parete esterna dell’edificio principale della Malga Silvagno, inaugurata in una suggestiva cerimonia domenica 14 ottobre 2012, si è colmato un lungo ‘vuoto’ di memoria pubblica, di memoria civile. Di questi martiri di Malga Silvagno e del Gruppo di Fontanelle di Conco abbiamo parlato ne il Patriota dell’Aprile 2012 e avevamo preannunciato due iniziative per dare un segno tangibile, riconosciuto, concreto ed ufficiale del sacrificio di Giuseppe Crestani ‘Bepi-Stizza’ e dei suoi compagni Ferruccio Roiatti Spartaco, Tomaso Pontarollo Coarossa-Masetti e Zorzi-Pirro-Maschio veneziano non identificato. Ambedue le iniziative sono andate in porto, sia la

Un monumento a Scapaccino, Carabiniere-Partigiano

A seguito dell’uscita, nel 2010, del libro “Vallortigara giugno 1944” di Ugo De Gandis, in cui si narravano le vicende del rastrellamento conclusosi con i fatti di Vallortigara e comprendenti la crudele storia di Renzo Ghisi “Scapaccino”, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, sezioni di Valli del Pasubio, con il patrocinio del Comune, hanno deciso di ricordare questa figura di partigiano-carabiniere con un monumento posto proprio nel luogo ove, dopo il suo lungo supplizio, è stato ucciso. Il 6 ottobre 2012, il monumento è stato inaugurato alla presenza di Autorità civili, militari e religiose, di varie

Per ricordare le missioni alleate

Domenica 12 agosto 2012 in località Bocchetta Paù, sull’Altopiano dei Sette Comuni, in comune di Caltrano, ha avuto luogo lo scoprimento della lapide che ricorda le quattro missioni alleate paracadutate in quel luogo durante la Resistenza ed in particolare quella comandata dal maggiore britannico John P. Wilkinson “Freccia” (1915-1945), denominata Missione Ruina-Fluvius, che operò nelle nostre montagne. Una breve ricostruzione storica era indicata nel dépliant di invito alla cerimonia che qui riportiamo: Diverse missioni con soldati italo-britannici furono paracadutate in Paù nell’agosto 1944; dovevano poi operare nelle montagne venete; questi militari facevano parte dei servizi segreti alleati. La missione che operò nella

Wally Pianegonda “Kira” (1926-2012)

Sabato 4 agosto 2012 si sono svolti a S.Antonio di Valli del Pasubio i funerali della partigiana Wally Pianegonda “Kira”. La chiesa era gremita di folla: famigliari, amici, compagni, cittadini di S.Antonio, delegazioni delle Sezioni ANPI della Val Leogra e della Valle dell’Agno con le loro bandiere; erano presenti pure le bandiere dell’ANED di Schio e delle brigate partigiane Garemi “Martiri Val Leogra”, “Pasubiana” e “Stella”. Un lungo corteo l’ha poi accompagnata e onorata in cimitero. Il dirigente dell’ANPI Antonio Angelina, al termine della funzione religiosa, l’ha ricordata e salutata con accenti commossi e significativi, parlando di lei e della

Sui luoghi dei Piccoli Maestri

Pellegrinaggio Civile organizzato dall’ISTREVI Questa iniziativa è stata assunta in occasione del centenario della nascita di Antonio Giuriolo ed è stata realizzata Domenica 17 giugno 2012 in collaborazione con l’ANPI e l’AVL del mandamento di Asiago su un progetto curato da Paola Lugo e Carlo Presotto. Nella presentazione di questo progetto, gli organizzatori si chiedevano come mai i luoghi dove si è sviluppata la vicenda dei Piccoli Maestri sono da sempre meta di visite individuali o collettive. Per onorare la memoria di alcuni giovani caduti combattendo per la libertà nell’estate del 1944. Sì, certo, ma non solo. È giunto il

Natalia Miron, staffetta partigiana

I suoi ricordi (riportati in un libro a cura del figlio Giovanni Stragliotto) sono un miscuglio di sensibilità femminile e di lucida disamina del tempo: emozioni di bimba,  riflessioni, narrazione di eventi. Natalia ricorda la fuga  e la partenza dello zio per il viaggio  senza ritorno in Russia, il suo rimorso per non averlo ascoltato e per non averlo trattenuto e nascosto, l’immagine dell’amichetta paurosa alla prima comunione, la fede in un’Italia  diversa, l’incontro con Primo Visentin “Masaccio”, i suoi compiti di staffetta,  il rastrellamento del Grappa (“una radicale pulizia delle montagne e valli venete dai maledetti ribelli partigiani”), il

Fontanelle di Conco ricorda Giuseppe Crestani

Domenica 22 aprile si e svolta a Fontanelle, alla presenza di molti convenuti e paesani, una cerimonia in ricordo del partigiano Bepi. Nato a Duisburg nel 1907, da genitori originari di Tortima, aveva combattuto nella guerra di Spagna nelle formazioni internazionali; poi internato in Francia e a Ventotene era stato liberato nell’agosto del ’43. Tornato a Fontanelle era stato tra i primi a salire in montagna per organizzare la lotta armata. Il 30 dicembre 1943 venne assassinato con altri tre compagni, a Malga Silvagno e al Bosco Littorio, da altri partigiani a seguito di gravi dissensi interni sui metodi di